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PROSA
PICCOLI CRIMINI CONIUGALI
“Piccoli crimini coniugali” è un thriller psicologico appassionante, una commedia al vetriolo che mescola humor e noir, amore e odio, una mise en abyme che porta in scena l’arte come strumento catartico per liberarci dai nostri lati oscuri (imparando a riconoscerli).
Protagonista una coppia di raffinati intellettuali borghesi che si ritrova improvvisamente a dover ridisegnare la propria vita coniugale a causa di un’imprevista perdita di memoria. Gilles, infatti, è stato vittima di un misterioso incidente ed è tornato a casa senza ricordare più nulla della sua vita passata, che cerca di ricostruire grazie a quello che la moglie, Lisa, gli racconta. Se all’inizio il passato sembra ricomporsi senza troppe difficoltà, gradualmente, attraverso un dialogo serratissimo e continui colpi di scena si fanno strada verità più scomode.
Emerge tutta la violenza implicita nei rapporti di coppia e lo spettatore si trova ad accompagnare i due in una vera e propria discesa agli inferi per scoprire fino a che punto ci si possa spingere per mantenere viva una relazione, in un “gioco al massacro” che non manca, però, di divertire, oltre a tenere col fiato sospeso.
La scena, tra pile di libri e tele accatastate, diventa un campo di battaglia dove l’immaginazione sembra l’unica realtà possibile, l’unico mezzo per riuscire a comunicare, a dirsi, a dire.
"Piccoli Crimini Coniugali" è un rebus sull’amore dove le risposte spesso stanno tra le righe, nei corpi, nei respiri, negli sguardi, più che nelle parole inevitabilmente ambigue e inadeguate.
L’amnesia è strana. E’ come una risposta a una domanda che si ignora.
Protagonista una coppia di raffinati intellettuali borghesi che si ritrova improvvisamente a dover ridisegnare la propria vita coniugale a causa di un’imprevista perdita di memoria. Gilles, infatti, è stato vittima di un misterioso incidente ed è tornato a casa senza ricordare più nulla della sua vita passata, che cerca di ricostruire grazie a quello che la moglie, Lisa, gli racconta. Se all’inizio il passato sembra ricomporsi senza troppe difficoltà, gradualmente, attraverso un dialogo serratissimo e continui colpi di scena si fanno strada verità più scomode.
Emerge tutta la violenza implicita nei rapporti di coppia e lo spettatore si trova ad accompagnare i due in una vera e propria discesa agli inferi per scoprire fino a che punto ci si possa spingere per mantenere viva una relazione, in un “gioco al massacro” che non manca, però, di divertire, oltre a tenere col fiato sospeso.
La scena, tra pile di libri e tele accatastate, diventa un campo di battaglia dove l’immaginazione sembra l’unica realtà possibile, l’unico mezzo per riuscire a comunicare, a dirsi, a dire.
"Piccoli Crimini Coniugali" è un rebus sull’amore dove le risposte spesso stanno tra le righe, nei corpi, nei respiri, negli sguardi, più che nelle parole inevitabilmente ambigue e inadeguate.
L’amnesia è strana. E’ come una risposta a una domanda che si ignora.

Piccoli Crimini Coniugali
Foto di Francesco Reffo

Piccoli Crimini Coniugali
Foto di Francesco Reffo

Piccoli Crimini Coniugali
Foto di Francesco Reffo

Piccoli Crimini Coniugali
Foto di Francesco Reffo
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crediti
di: Eric-Emmanuell Schmitt
traduzione: Sergio Tofano
con: Anna Tringali, Giacomo Rossetto
regia: Giorgio Sangati
scene: Andrea Belli
costumi: Valeria Donata Bettella
luci: Andrea Patron
foto di scena: Francesco Reffo
tecnico: Francesco Barutto
produzione: Teatro Bresci
anno di produzione: 2023
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